ho promesso ad una amica svedese, mamma di tre bimbi, di mandare delle conchiglie da appendere ad un albero del suo giardino.
avevo nella memoria fruttuose passeggiate da bambina quando riempivo le tasche di conchiglie di varie forme e poi le legavo insieme creando lunghe collane.
un parassita dei mitili provvedeva a creare un foro perfetto sulle conchiglie giustogiusto per infilarci un cordoncino.
negli anni ho fatto diverse composizioni di conchiglie, cordoncini colorati, sassi e bastoncini levigati dal mare. e poi li appendevo ai rami degli alberi del mio giardino per avere un ricordo dell'estate anche in inverno.
armata di secchiello (preso in prestito dai biribimbi) sono andata quest'anno a caccia di tesori sul bagnasciuga ma... orrore!
non ci sono più le conchiglie!
a ben guardare ci sono solo gusci di cozze e vongole ma piccolissimi, una strage degli innocenti!
mi viene solo da pensare che per qualche spaghetto allo scoglio di troppo abbiamo depauperato il nostro mare: i cannelli sono spariti da anni, le vongole sempre più piccole e anche i granchi non se la passano molto bene...
il fermo pesca è organizzato all'italiana: non pesca la nostra marineria ma pesca quella a pochi km di distanza della regione vicina.
queste cose mi sconfortano soprattutto perché i segnali di impoverimento del mare non vengono considerati con la giusta gravità e vedo più sconforto che sdegno anche tra gli addetti ai lavori, quelli che magari avrebbero gli strumenti per poter agire per cambiare.
ops, sdegno... e chi si sdegna più ormai?
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